sabato 7 maggio 2011
La Vienna degli Strauss
La Vienna degli Strauss
Valzer e Polche
Orchestra dell’opera di stato di Vienna
Hans Swarowsky direttore d’orchestra
Voci di primavera (Valzer) Johann strauss
Pizzicato Polca Johann e Josef Strauss
Foglie mattutine (Valzer) Johan Strauss
Senza Pensieri (Polca) Josef Strauss
Tu e tu (Valzer) Johan Strauss
Corteo allegro (Polca) Johan Strauss
Armonia delle Sfere (Polca) Josef Strauss
Palla Franca (Polca) Johan Strauss
Accelerazioni (Valzer) Johan Strauss
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Vienna fu da tempo immemorabile un terreno fertile per la musica da ballo.
Haydn, Mozart, Beethoven e altri contemporanei, che tenevano bacchetta all’opera di corte, nei concerti di corte e nelle chiese non ritennero indegno comporre musica da ballo e “mettere le loro penne in movimento per i ridotti imperiali” Le danze dei classici in ¾ erano per lo più minuetti, Landler e valzer :
Questi ultimi, di origine contadinesca, erano in uso nelle regioni alpine dell’Austria e della Baviera. IL Landler è generalmente più lento del valzer. Il trio del minuetto i Mozart, nella sinfonia in mi bemolle maggiore KV543 è un Lanlder, mentre il trio dello scherzo in settimino di Beethoven si avvicina moltissimo al valzer di Vienna. Beethoven fu un pessimo ballerino però si interessò moltissimo alla musica da ballo. Uno dei più importanti prodotti del suo genio creativo e della letteratura musicale in genere è costituito su un tema di valzer: le 33 variazioni su un valzer di antonio Diabelli.
Il valzer diventò moderno negli anni della rivoluzione francese e conquistò rapidamente i cuori di tutti gli appassionati della danza. In Inghilterra però il valzer fu condannato come invenzione scandalosa tedesca. Lor Byron manifestò in una poesia la sua energica opposizione, il Dr. Charles Burney, benemerito cultore di musica, esternò la sua simpatia per le madri inglesi che dovettero vedere le loro figlie abbracciate alla vita durante il valzer e per di più vedere che esse si compiacevano per questa liberà dei loro cavalieri.
La musica da ballo dei classici diventò in certo qual modo affare pubblico che interessava anche gli editori.
Diverso fu il caso di Franz Schubert che non ricevette commissioni ne’ dall’amministrazione del ballo di corte ne’ dagli editori. Egli improvvisava i suoi valzer in case borghesi di Vienna amanti delle belle lettere durante quei convegni sociali che entrarono nella storia della musica di Vienna come “ Schubertiadi”. Quando una volta, durante la quaresima, la polizia disturbo’ un trattenimento di questa specie, Schubert disse: me l’hanno fatto apposta, perche’ sanno che suono volentieri musica da ballo. Schubert passava molte ore al pianoforte per suonare i suoi valzer di cui soltanto una piccola parte fu poi piu’ tardi scritta e pubblicata.
Spesso Schubert e i suoi amici si incontravano nelle trattorie e caffe’ della vecchia Vienna dove si trovava quasi sempre una sala da ballo piu’ o meno grande; secondo rapporti dell’epoca queste sale erano insufficienti per soddisfare il grande desiderio per il ballo della popolazione viennese.
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