Lato a:
Bagatelle op.126n.1 in sol maggiore
n.2 in sol minore
n.3 in m i bemolle maggiore
n.4 in si minore
n.5 in sol maggiore
n.6 in mi bemolle maggiore
Lato b:
Bagatelle op.33n.1 in mi bemolle maggiore
n.2 in do maggiore
n.3 in fa maggiore
n.4 in la maggiore
n.5 in do maggiore
n.6 in re maggiore
n.7 in la bemolle maggiore
Tedeschizzato in in bagatellen o tradotto in kleinlgkeiten il
termine serbò quelle medesime indicazioni caratterizzatrici nella letteratura
pianistica tedesca. Ma, nell’opera beethoveniana, restando valide le prime
qualifiche di brevità, scioltezza e libertà, la terza di una presupposta poca
importanza non può essere accolta salvo che in significato e intenzione
ironica: la stessa inoltre che si legge nel titolo delle dodici bagatelle
op.112 poi 119 che le qualifica in francese gradevoli e facili.
Senza discutere sul primo
termine, non possono essere dette facili queste né le altre se non per prendere
in giro i pianisti e anche gli ascoltatori delle dodici e delle sette , op 33 e
specialmente delle ultime, le sei dell’op 126 con tutto che sull’autografo
Beethoven le chiamò anch’esse, in tedesco, piccolezze.
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