domenica 31 luglio 2016

Airs Bohemiens

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sabato 23 luglio 2016

Dvorak sinfonia nr 5


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Dvořák compose la sua Quinta sinfonia a cavallo tra i mesi di Giugno e Luglio del 1875. Il numero dell'Opus pare non sia corretto, in quanto questo lavoro fu inizialmente autografato con il numero 24, ma l'editore Simrock (non curante delle proteste del compositore) diede a questa opera il numero 76. È considerata una sinfonia in stile pastorale, simile alla Sesta Sinfonia dello stesso Dvořák, che verrà composta circa 5 anni più tardi. La Sinfonia venne eseguita solo 4 anni dopo la sua composizione, il 25 marzo del 1879 a Praga, condotta da Adolf Čech. Fu pubblicata da Fritz Simrock nel 1888 (anche come arrangiamento per pianoforte a 4 mani). La Sinfonia fu rivisitata nell'autunno del 1887.
Questo lavoro è dedicato ad Hans von Bülow, in riconoscenza della particolare predisposizione del conduttore ad eseguire le opere orchestrali di Dvořák.

domenica 17 luglio 2016

Musiche inedite di autori piemontesi del XVII XVIII secolo



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lunedì 11 luglio 2016

Vivaldi: Le quattro stagioni







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Le quattro stagioni è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti grossi per violino di Antonio Vivaldi: Il cimento dell'armonia e dell'inventione.
Uscirono dalle officine tipografiche dell'editore Michel-Charles Le Cène ad Amsterdam nel 1725, ma è lo stesso Vivaldi ad affermare, nella dedica al conte Morzin, che erano stati composti precedentemente: i diversi manoscritti ritrovati presentano alcune differenze che confermano quanto dichiarato dall'autore.
"Il cimento", come la precedente raccolta di concerti L'estro armonico opera 3, si compone di 12 concerti. La differenza fra le due raccolte riflette l'evoluzione del gusto dei primi decenni del XVIII secolo: i concerti del "cimento", sono tutti di tipo solistico, invece nell'estro insieme a 4 concerti per violino solista vi sono 8 concerti grossi.
Ciascun concerto de "Le quattro stagioni" si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro o Presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o Largo, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi concerti. Ogni concerto si riferisce ad una delle quattro stagioni: la "Primavera", l'"Estate", l'"Autunno" e l'"Inverno".
L'organico di tutte le partiture consta di: violino solista, quartetto d'archi (violino primo e secondo, viola, violoncello) e basso continuo (clavicembalo o organo).
Si tratta di un tipico esempio di musica a programma, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, l'"Inverno" è dipinto spesso a tinte scure e tetre, al contrario l'"Estate" evoca l'oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. I quattro concerti grossi de Le quattro stagioni sono accompagnati da altrettanti sonetti descrittivi, scritti forse da un poeta anonimo o forse da Vivaldi stesso.

martedì 5 luglio 2016

Splendori del barocco veneto







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