sabato 29 dicembre 2018

Ifigenia in Tauride





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Iphigénie en Tauride ("Ifigenia in Tauride") è una tragédie lyrique in quattro atti di Christoph Willibald Gluck su libretto di Nicolas-François Guillard. Rappresentata con successo per la prima volta all'Opéra di Parigi il 18 maggio 1779, costituisce la sesta e penultima delle opere che il compositore tedesco scrisse ex novo o rielaborò profondamente per i palcoscenici francesi.

sabato 22 dicembre 2018

Boris Gudonov




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Boris Godunov (in russo Борис Годунов, Boris Godunov) è un'opera lirica di Modest Petrovič Musorgskij, su libretto proprio, basata sul dramma omonimo di Aleksandr Sergeevič Puškin e sulla Storia dello Stato Russo di Nikolaj Michajlovič Karamzin. È la sola opera lirica completata da Musorgskij ed è considerata il suo capolavoro; oltre ad essere una pietra miliare della scuola russa ottocentesca: influenzerà in maniera non indifferente la musica europea di gran parte del Novecento. La musica è stata composta con quel particolare stile che riflette la profonda conoscenza del compositore della musica popolare del suo paese e che rifiuta volontariamente l'influenza delle scuole operistiche tedesca e italiana. Puškin basò il suo dramma sul personaggio storico di Boris Godunov, traendo larghe ispirazioni dall'Amleto di William Shakespeare. Una migliore comprensione dell'opera è facilitata dalla conoscenza degli eventi storici relativi al cosiddetto Periodo dei torbidi, quel periodo di interregno, guerre e disordini in Russia che seguì la fine della dinastia dei Rurikidi (1598) fino all'avvento della dinastia dei Romanov (1613).

Nell'opera lirica, ambientata tra il 1598 e il 1605, Boris Godunov diventa Zar di tutte le Russie dopo l'uccisione, avvenuta in circostanze misteriose, dell'erede legittimo al trono, lo Zarevic Dmitrij Ivanovič, figlio di Ivan il Terribile, ed aver di fatto esercitato il potere durante il regno di Fëdor I (altro figlio di Ivan), considerato mentalmente inabile per governare. Nonostante i suoi sforzi per mantenere una condotta di regno più umana rispetto a Ivan il Terribile, la Russia precipita presto nel caos e nella povertà. Un giovane monaco, Grigorij, dopo una fuga rocambolesca dal monastero, si fa passare per lo Zarevic Dmitrij e riesce a sposare Marina Mniszech, una nobile polacca; dopo aver convinto il re di quel paese della legittimità del suo matrimonio, il falso Dmitrij organizza l'invasione della Russia da parte delle truppe polacche. Boris Godunov, assillato da sensi di colpa e in preda ad allucinazioni, precipita nella follia e muore, designando il proprio figlio Fëdor come successore.

lunedì 17 dicembre 2018

Verdi: Un ballo in maschera





Scarica qui Un ballo in maschera di Verdi

Un ballo in maschera” è la ventitreesima opera di Verdi. Forse pochi lavori hanno avuto la stessa travagliata storia, potremmo dire che quest’opera fu il Calvario di Giuseppe Verdi. Un Calvario, però, da cui egli uscì trionfante, sia nel confronti del pubblico che della censura e, solo poi, della critica. Nel 1856, aveva preso accordi con il San Carlo di Napoli per un’opera. Inizialmente voleva rappresentare un “Re Lear”, ma dovette rinunciarvi perché giudicava i cantanti come inadeguati, scrisse :” a eccezione di Coletti, nessuno sarebbe a posto”. La questione andò per le lunghe, tanto che il contratto fu firmato solo nel Febbraio dell’anno successivo, per un soggetto nuovo.


“Un ballo in maschera” è ispirato al dramma “Gustave III, ou Le bal masqué” di Eugène Scribe, che portava avanti in teatro l’idea della “pièce bien faite”. Questo si rifaceva ai fatti dell’omicidio del re di Svezia avvenuto nel 1792 ed era stato già musicato nel ’33 da Auber, poi nel ’41 da Gabussi e infine nel ’43 da Mercadante, quindi non era affatto un novità per l’opera. Il libretto gli piaceva molto lo definì “grandioso, vasto e bello”, ma da subito ebbe problemi con la censura borbonica. Già in “Rigoletto” il tema del regicidio era stato un grosso ostacolo che col “Ballo” si ripresentò. Oltretutto il re nella storia non dava prova di rettitudine portando avanti una relazione clandestina e nella situazione politica di allora, da poco Ferdinando II aveva subito un attentato, era sconsigliabile portare in scena questa storia.


sabato 8 dicembre 2018

Verdi: SImon Boccanegra





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Simon Boccanegra è un'opera di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez. La prima ebbe luogo il 12 marzo 1857 al Teatro La Fenice di Venezia.

domenica 2 dicembre 2018

Donizetti: don Sebastiano



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Dom Sébastien de Portugal è un dramma serio in cinque Atti di Eugè ne Scribe, tratto dal dramma omonimo di Paul Henri Foucher (1838) e musicato da Gaetano Donizetti tra il febbraio e il novembre del 1843. La prima rappresentazione avvenne al Thé'tre de l'Opéra di Parigi, ll 13 novembre 1843, sotto la direzione di Fran'ois Antoine Habeneck. Donizetti revisionò l'opera per l'allestimento del 6 febbraio 1845 al K'rntnerthortheater di Vienna, aggiungendo un'Aria di Zayda nel secondo Atto. La versione italiana, eseguita alla Scala di Milano il 14 agosto 1847, è la traduzione di Giovanni Ruffini e somiglia più al libretto tedesco, che a quello parigino.

domenica 25 novembre 2018

Bellini: Norma





Norma è un'opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia Norma, ou L'infanticide di Louis-Alexandre Soumet (1786-1845).
Composta in meno di tre mesi, nel 1831, fu data in prima assoluta al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre dello stesso anno, inaugurando la stagione di Carnevale e Quaresima 1832.
Quella sera l'opera, destinata a diventare la più popolare tra le dieci composte da Bellini, andò incontro a un fiasco clamoroso, dovuto sia a circostanze legate all'esecuzione, sia alla presenza di una claque avversa a Bellini e alla primadonna, il soprano Giuditta Pasta. Non solo, ma l'inconsueta severità della drammaturgia e l'assenza del momento più sontuoso, il concertato che tradizionalmente chiudeva il primo dei due atti, spiazzò il pubblico milanese.
Il soggetto è ambientato nelle Gallie al tempo dell'antica Roma, e presenta espliciti legami con il mito di Medea. Fedele a questa idea di classica sobrietà, Bellini adottò per Norma una tinta orchestrale particolarmente omogenea, relegando l'orchestra al ruolo di accompagnamento della voce.


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domenica 18 novembre 2018

Bellini: La sonnambula



La sonnambula è un'opera semiseria in due atti messa in musica da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani. È considerata con I puritani e Norma uno dei tre capolavori del compositore catanese.


scarica qui La Sonnambula di Bellini

lunedì 12 novembre 2018

Paisiello: Nina, la pazza per amore


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Nina, o sia La pazza per amore è una commedia per musica del compositore Giovanni Paisiello su libretto di Giovanni Battista Lorenzi, basato sulla traduzione di Giuseppe Carpani di Nina ou la Folle par amour di Benoît-Joseph Marsollier de Vivetières, libretto per un'opera di Nicolas Dalavrac.
La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 giugno 1789 al Belvedere di San Leucio di Caserta nella versione in un atto.
Una versione riveduta in due atti andò in scena al Teatro dei Fiorentini di Napoli nell'autunno del 1790; per questa versione Paisiello aggiunse tre brani (la canzone del pastore, un'aria per Giorgio, il quartetto nel finale primo).
L'opera fu accolta con entusiasmo, grazie alla capacità della musica di suscitare commozione e alle atmosfere campestri (la canzone del pastore prevede l'accompagnamento di una zampogna).
Particolarmente famosa l'aria di Nina Il mio ben quando verrà, in cui ha un ruolo importante il flauto.



lunedì 5 novembre 2018

Mozart, Haydn: Sinfonie



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domenica 28 ottobre 2018

Frescobaldi: Organi e clavicembalo







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sabato 20 ottobre 2018

Nicanor Zabaleta













Nicanor Zabaleta (San Sebastián, 7 gennaio 1907 – San Juan, 31 marzo 1993)
è stato un arpista spagnolo di fama mondiale.
Zabaleta nasce a San Sebastián nel 1907. Nel 1914 suo padre,
musicista dilettante, gli regala un'arpa acquistata in un negozio di
antiquariato. Inizia presto a prendere lezioni da Vincenta Tormo de Calvo,
del Conservatorio di Madrid, e da Luisa Menarguez. Nel1925 inizia gli studi a
Parigi, dove ha come insegnanti Marcel Tournier e Jacqueline Borot. Nel 1926 fa
il suo esordio ufficiale in un concerto nella capitale francese. In seguito va
negli Stati Uniti, e per la prima volta suona in America del nord nel 1934.
Nel 1950incontra in Porto Rico Graziela, la donna che avrebbe sposato nel 1952.
Torna in Spagna e inizia a girare l'Europa. Negli anni tra il 1959 e il 1962 tiene
una cattedra di arpa all'Accademia Musicale Chigiana di Siena. Il suo ultimo concerto
si tiene a Madrid il 16 giugno 1992, quando la cagionevole salute di Zabaleta era già
minata. Muore l'anno successivo, il 31 marzo 1993, a San Juan de Puerto Rico.
Ha suonato soprattutto musica del diciottesimo secolo, ma anche musica antica e moderna.
Per lui hanno composto artisti come Alberto Ginastera, Darius Milhaud, Heitor Villa-Lobos,
Walter Piston, Ernst Krenek, Joaquin Rodrigo. Si stima che abbia venduto circa tre milioni di dischi



domenica 14 ottobre 2018

Schumann: Sinfonia nr.4







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domenica 7 ottobre 2018

Donizetti: Don Pasquale








Scarica qui Don Pasquale di Donizetti




Quando “Don Pasquale” viene rappresentato per la prima volta, nel gennaio del 1843 a Parigi, Gaetano Donizetti ha alle spalle un’intera vita nel mondo dell’opera italiana ed è nel pieno della sua maturità artistica.
Aveva riscosso grandi successi con la Lucia di Lammermoor, “La Fille du Règiment” ed altre opere, ma non era riuscito ad ottenere l’agognata carica di Direttore del Real Collegio di Musica a Napoli.
Questa opera buffa in tre atti, composta in undici giorni e rappresentata al Théâtre Italien di Parigi il 3 gennaio 1843, dal punto di vista librettistico non può dirsi un grande lavoro, ma il ritmo serrato e la sapiente teatralità lo rendono, operisticamente parlando, eccellente.
Tipica del Don Pasquale è l’efficacia con la quale il lirismo e la malinconia si contrappongono al sorriso malizioso o anche alla schietta risata, perseguite dal maestro.
Il libretto del Don Pasquale firmato M. A. (Giovanni Ruffini), si rifaceva a un libretto di Angelo Anelli, musicato da Stefano Pavesi nel 1810 con il titolo di “Ser Marcantonio”

sabato 29 settembre 2018

Franz Schubert 8 sinfonie




scarica qui le sinfonie di schubert


lunedì 24 settembre 2018

Haydn Sinfonie






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domenica 16 settembre 2018

Amilcare Ponchielli: La Gioconda



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La Gioconda è un'opera di Amilcare Ponchielli su libretto di Arrigo Boito (firmatosi con lo pseudonimo e anagramma di Tobia Gorrio).

martedì 11 settembre 2018

Classica live 2



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domenica 2 settembre 2018

Classica Live 1



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giovedì 16 agosto 2018

Telemann: Il giorno del giudizio





scarica qui Il giorno del giudizio di Telemann



Andrea Milanesi domenica 26 giugno 2011
«Telemann scrive un mottetto a otto voci con la stessa facilità e velocità con cui normalmente si scrive una lettera...»: con sincera ammirazione, magari un pizzico d'invidia e anche una venatura di biasimo, in questi termini il sommo Händel ha voluto immortalare l'estro e la prolificità dell'illustre collega. D'altronde i numeri della produzione creativa di Georg Philipp Telemann (1681-1767) non hanno forse eguali nell'intera storia della musica: durante la sua lunga e fortunata carriera l'artista ha affidato al pentagramma qualcosa come oltre 3.300 composizioni, sacre e profane, vocali e strumentali.
Protagonista assoluto della vita culturale tedesca per gran parte del XVIII secolo, fu amico di Johann Sebastian Bach e ricoprì importanti cariche nelle sedi istituzionali più prestigiose. Instancabile lavoratore, con l'oratorio Der Tag des Gerichts (Il Giorno del Giudizio, 1762) portò a termine uno dei suoi ultimi lavori, forse il più "händeliano" per stile e linguaggio; a 81 anni compiuti Telemann dimostrò comunque di mantenere ancora intatte una lucidità e una profondità di pensiero che gli hanno permesso di dare vita a un'opera di ampio respiro e grandiosa concezione.
Ed è con un'appropriata e sontuosa veste sonora che ce lo restituisce l'esecuzione offerta dal Bach Consort di Lipsia sotto la bacchetta di Gotthold Schwarz (cd pubblicato da Rondeau e distribuito da Codaex); la composizione è suddivisa in quattro cantate separate (denominate «contemplazioni») e ai cantanti solisti spetta il compito di impersonare i diversi ruoli allegorici e le figure di primo piano presenti nel libretto (da Fede e Ragione a San Giovanni e Gesù).
Il talento descrittivo e la naturalezza espressiva con cui l'autore tratteggia gli scenari apocalittici evocati dal testo accompagnano l'ascoltatore lungo tutto lo svolgimento dell'oratorio e al termine di una sequenza incalzante di recitativi, arie di tempesta e inni di giubilo, i due cori finali (intonati rispettivamente dalle Anime dei Beati e dalle Creature celesti) vengono contrappuntati dai vigorosi interventi di trombe, corni e timpani: il biglietto da visita con cui il saggio e timorato Telemann sembra congedarsi dalle pene terrene per presentarsi al cospetto del "Giudice supremo".




sabato 28 luglio 2018

I grandi musicisti




Dall’ottocento al novecento

Camille saint-Saens
Lato A: Sinfonia n.3 in do minore op. 78
Lato B: Enrico VIII balletto divertimento

Isaac Albeniz
Lato A: Da Iberia
Lato B: Azuleios; Navarr

Bela Bartok
Lato A, Lato B: Concerto per orchestra

Enrique Granados
Lato A, Lato B: Goyescas


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martedì 24 luglio 2018

Musica per i nostri sogni






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Musica per i nostri sogni.


1 Pomeriggio romantico

Lato 1: Pavane pour une enfante defunte (M.Ravel)
Rapsodia svedese H. Alfven)
L’orologio sincopato (L.Anderson)
Lato 2: Pizzicato polka (Josef e Johan Strauss)
Il signor Bruschino, sinfonia (G.Rossini)
Danza slava in do magg (A. Dvorak)
Humpresque (Ciaikowsky)
Perpetuum mobile (Johan Strauss)


2 Piano e orchestra

Lato 1: Concerto numeri uno per piano e orchestra (Ciaikowsky)
Grande polacca (Chopin)
Fantasia ungherese (F.Liszt)
Lato 2: Concerto n.2 per piano e orchestra (Saint saens)
Rapsodia su trama di Paganini (Rachmaninoff)
Concerti n.2 per piano e orchestra (brani) (Racimaninoff)


3 Valzer d’altri tempi

Lato 1: Espana (E.Waldteufel)
Dove fioriscono i limoni (J. Strauss)
Valzer di Schonbrunner (J. Lenner)
Lato 2: Confetti viennesi (J.strauss)
Musica delle sfere (Josef Strauss)
Rondini del villaggio (Josef strauss)


4 Interludio classico

Lato 1 : Danza degli spiriti beati (C. W. Gluck)
Danza caratteristica (Chaikowsky)
Chpin da Carnival (R. Schumann)
Danza del velo da “La source” (L.Delibes)
Danza cosacca da Mazeppa (Chaikowsky)
Lato 2: Valzer da Coppelia (L. Delibes)
Valzer da “Les patineurs” (G: Meyerbeer)
Baccanale da “Le stagioni” (A. Glazunov)
Balletto n.2 da “Rosamunda” Schubert)
Aragonaise da “Le cid” (J. Massenet)


5 A lume di candela

Lato 1: Settembre3 sotto la pioggia
I’ve got you inder my skin
Lazy afternoon
Hey There
In the still of the night
More than you know
Lato 2: Autumn nocturne
You go to my head
Misty
There are such things
Hands across the tables
Time on my hand


6 Violini confidenziali

Lato 1: Play Fiddle Play
Quand l’amour meurt
Occhi neri
Tu che m’hai preso il cuor
La cumparsita
Play gypsies, dance gipsies
Lato 2: Zigeuner
Avant de mourir
Due chitarre
Estrellita
Canzone d’amore gitana
Lied and Czarde


7 Cocktail per piano
Lato 1:
Lato 2:


8 Melodie della sera:

Lato 1: Stella by sarlight
Polvere di stelle
Serenata in blue
Harbor lights
September song
All thought the night
Lato 2: Moonlight serenade
Moon over Miami
Love’s old sweet song
Blue moon
Linger awhile
When day is done


9 Chiaro di luna:

Lato 1: Sonata al Chiaro di luna (Beethoven)
Valzer in do diesis min (Chopin)
Notturno in mi bem magg (Chopin)
Sogno (schumann)
Valse oubliee n.1 (liszt)
Lato 2: Sogno d’amore (Liszt)
Reverie (Debussy)
Valzer in la bem magg (Brahms)
Minuetto (Paderewsky)
Romanza (Rubinstein)


10 Antologia di successi italiani

Lato 1: Non ti scordar di me
Tango delle rose
La più bella del mondo
Fiorin fiorello
Santa Lucia
Il nostro concerto
Lato 2: Lazzarella
Tu non mi lascerai
Tango del mare
Souvenir s’Italie
Abat Jout
Tu musica divina


lunedì 16 luglio 2018

Donizetti: Lucrezia Borgia








Lucrezia Borgia è un'opera in un prologo e due atti composta da Gaetano Donizetti tra l'ottobre e il dicembre del 1833, su libretto di Felice Romani, tratto dall'omonima tragedia di Victor Hugo (1833).

La prima rappresentazione dell'opera inaugurò la stagione di Carnevale del Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1833. Il cast diretto da Eugenio Cavallini comprendeva Henriette Méric-Lalande, nei panni della protagonista, Marietta Brambilla, Francesco Pedrazzi, Luciano Mariani.

Donizetti apportò modifiche alla partitura fino al 1840, inserendo nuove arie per i tenori Nikolaj Ivanov e Mario.

Pur essendo stata regolarmente rappresentata sia nel XIX che nel XX secolo, è entrata stabilmente nel cosiddetto repertorio solo dopo la ripresa del 24 aprile 1933 nell'ambito del Maggio Musicale Fiorentino.

Per Lucrezia, Donizetti scrisse due finali differenti; oggi vengono spesso eseguiti entrambi. Uno è l'aria del tenore "Madre se ognor lontano" e l'altro la cabaletta di Lucrezia "Era desso il figlio mio", che richiede al soprano un'ottima coloratura.


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domenica 1 luglio 2018

Mahler: Sinfonia numero10










Il completamento della Decima Sinfonia di Gustav Mahler è un affascinante percorso del Novecento in musica, come se l'estremo lascito incompiuto del grande compositore abbia avuto una prosecuzione fino quasi ai giorni nostri, tanti sono stati i tentativi, tutti discussi, di intervento sulla partitura interrotta dalla morte del compositore.
Un insieme di vicende che vedono coinvolti Alma Mahler, musicisti, musicologi tra i quali Deryck Cooke e i direttori che hanno accettato questa o quella versione: un pezzo del Novecento musicale che addirittura per decenni gira attorno all'ultima fatica di Mahler, che è e rimane l'enigma del grande compositore austriaco di origine boema, nonostante i tentativi di completamento.
Al 1924 risale la prima revisione di Krenek, che con pochissimi interventi rese eseguibile anche il terzo movimento (il primo era pressochè completato). La vedova di Mahler, Alma (che morirà addirittura nel 1964, dopo successivi matrimoni con Walter Gropius e con lo scrittore Franz Werfel, ed una vita sentimentale piuttosto movimentata che la portò fra l'altro ad essere anche l'amante di Oskar Kokoschka) dopo rifiuti e ripensamenti, pare che abbia dato il suo benestare alla prima versione redatta da Cooke; il musicologo inglese successivamente ne approntò altre, l'ultima delle quali è ormai un punto di riferimento autorevolissimo e che forse si può cominciare a considerare l'edizione definitiva della Decima Sinfonia, nonostante alcuni tentativi di completamento anche da parte di altri musicologi.
Il normale fruitore di musica però si limita ad ascoltare quello che viene eseguito, lasciando agli specialisti l'analisi dettagliata degli interventi sul testo. Ciò non toglie che questa sinfonia nel suo complesso non sembra raggiungere le vette di altre, e ciò nonostante che il primo movimento (completamente autografo) sia una delle più profonde, tormentate e angoscianti pagine mahleriane.
Anche Daniel Harding per questo disco sceglie l'ultima versione che fu pubblicata nel 1989, dopo la morte di Cooke; nell'opera definitiva del revisore la struttura della sinfonia è in cinque movimenti di durata assai variabile: il primo e l'ultimo hanno una durata quasi monumentale di circa venticinque minuti ciascuno (l'Adagio iniziale è comunemente eseguito anche da direttori che si limitano ad eseguire quello che Mahler ha effettivamente completato), mentre il brevissimo terzo tempo (Purgatorio) dura poco più di quattro minuti. La cosa è un'eccezione nella produzione mahleriana, con i tempi delle sinfonie che prediligono durate notevoli e che anche per questo motivo richedono grande attenzione da parte dell'ascoltatore.
Il primo e l'ultimo movimento lenti incorniciano i due scherzi, che quasi inglobano al loro interno il terzo tempo, in una struttura speculare di grande fascino. Harding affronta l'impegnativa partitura dall'alto dei suoi trent'anni, ma da direttore navigato qual è nonostante la giovane età, e soprattutto da direttore non più emergente ma ormai splendida certezza nel panorama internazionale. Il suo Mahler è lucido e luminoso, e i Wiener Philharmoniker si dimostrano ancora una volta una compagine estremamente duttile che però non abdica mai a quelle che si possono considerare le caratteristiche fondanti più volte ribadite nella sua lunghissima storia, quasi duecentennale: il suono personalissimo per così dire "viennese" che, nonostante le personalità dei vari direttori cui l'orchestra si affida, è quasi un marchio di fabbrica riconoscibile ed inimitabile.
Gli archi hanno una precisione ed una intensità straordinaria, splendidi i fiati, miracolosi certi attacchi in pianissimo, dettagli di assoluta perfezione strumentale ed estrema morbidezza, virtuosismo orchestrale sensazionale: si direbbe l'orchestra ideale per il Mahler di Harding, lucidamente novecentesco ma non senza anima, anzi a suo modo modernamente angosciante e con i contrasti che trovano quasi una composizione nell'apparente distacco con il quale il direttore esegue certe pagine. Aspettiamo altre entusiasmanti conferme mahleriane, magari con sinfonie (alcune altre sono già nel repertorio del direttore) più complesse e dalle quali già fin da ora ci attendiamo moltissimo.
Fabio Bardelli


lunedì 25 giugno 2018

Verdi: Fasltaff


Falstaff, ultima opera di Giuseppe Verdi, è una commedia lirica in tre atti su libretto di Arrigo Boito, tratto dalla commedia Le allegre comari di Windsor e da Enrico IV di Shakespeare, il dramma storico nel quale per la prima volta è apparsa la figura di sir John Falstaff.

L’opera è stata rappresentata per la prima volta a Milano nell'ambito della stagione di Carnevale e Quaresima del Teatro alla Scala, il 9 febbraio 1893, con la direzione di Edoardo Mascheroni. Ha aperto le stagioni operistiche del Teatro alla Scala nel 1921, nel 1936 e nel 1980, risultando l'opera maggiormente rappresentata con trentaquattro stagioni e duecentonove recite.




martedì 19 giugno 2018

I tesori della grande musica




I tesori della grande musica


Disco 1
Lato A: Haydn: Sinfonia n.104 in re
Lato B: Mozart Sinfonia n.35 in re maggiore K 385


Disco 2
Lato A: Bach: Passacaglia e fuga i do minore
Beethoven: “Egmont”, ouverture
Lato B: Weber: Ouverture da “Il franco cacciatore”
Schumann : Ouverture da “Manfredi”


Disco 3
Lato A: Chiopin: Concerto per piano e orchestra in mi minore n.1 Op.11
Lato B: Liszt: Concerto per piano e orchestra in mi bemolle maggiore n.1


Disco 4
Lato A e B: Bramhs: Sinfonia nr.4 in mi minore op.98


Disco 5

Lato A: Wagner :Ouverture de “Il vascello fantasma”
Wagner: Baccanale da “Tanhauser”
Lato B: Wagner: Idillio di Sigfrido


Disco 6
Lato A: Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra in mi minore Op.64
Lato B: Grieg: Concerto per pano e orchestra in la minore Op.16


Disco 7:
Lato A: Bizet sinfonia in Do
Lato B: Ciaikovski : Francesca da Rimini


Disco 9:
Lato A: Strauss: Danza dei sette veli da “Salomè”
Lato B: Berlioz: Sogno di Romeo, Festa dei Capuleti, Scena d’amore e festa della regina Mab
Dalla sinfonia “Romeo e Giulietta”

Disco 10:
Lato A: Franck: Psyche et Eros
Debussy: Nuages – Fetes dai “Notturni”
Lato 2: Ravel: Dafni e Cloe (2° suite)



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martedì 12 giugno 2018

Giuseppe Verdi: Aida


Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette.
Isma'il Pascià, Chedivè d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1868) nel 1860, offrendo un compenso di 80.000 franchi, ma Verdi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione. Invece, quando venne l'invito (Mariette mandò uno schema di libretto su un soggetto egiziano a Camille du Locle, direttore dell'Opéra-Comique di Parigi che lo sottopose a Verdi, che trovò la storia valida) a comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Verdi accettò. Il 27 aprile 1870 Mariette scriveva a du Locle: «Ciò che il Viceré vuole è un'opera egiziana esclusivamente storica. Le scene saranno basate su descrizioni storiche, i costumi saranno disegnati avendo i bassorilievi dell'alto Egitto come modello». La prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto nel 1869. Quando finalmente la prima ebbe luogo ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose. Verdi raggiunse un effetto sensazionale con l'utilizzo, nella Marcia trionfale, di lunghe trombe, del tipo delle trombe egiziane o delle buccine romane («...com'erano le Trombe nei tempi antichi» ), appositamente ricostruite per l'occasione, ma dotate di un unico pistoncino nascosto da un panno a forma di vessillo o gagliardetto.
La prima rappresentazione avvenne quindi al Teatro khediviale dell'Opera del Cairo il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini. Per l'anteprima italiana sotto la sua diretta supervisione, Verdi scrisse una ouverture, che però alla fine non venne eseguita per un ripensamento, considerando il breve preludio più organico ed efficace.

Scarica qui Aida di Giuseppe Verdi


lunedì 4 giugno 2018

Donizetti: Anna Bolena



Gaetano Donizetti:
Anna Bolena


Donizetti venne scritturato, assieme al "rivale" Vincenzo Bellini dal Duca Pompeo Litta,
responsabile del Teatro Carcano di Milano, per inaugurare la Stagione di Carnevale 1830-1831:
la scelta non era casuale né sciocca, dato che l'impresario seppe sfruttare la rivalità tra i due
compositori per farsi ottima pubblicità, arrivando, addirittura ad eclissare la consueta e
più famosa Stagione della Scala. Per accentuare l'interesse (nonché la sfida tra i due),
sia Donizetti e Bellini usufruirono dello stesso librettista (Felice Romani) e di due star
dell'epoca (Giuditta Pasta e Giovanni Battista Rubini). La stagione vide quindi il debutto
di due delle maggiori opere del Bel Canto italiano: a dicembre, l'Anna Bolena di Donizetti
e, a marzo, La sonnambula di Bellini.

Il libretto (a cura di Felice Romani) è tratto da diverse fonti letterarie: Anna Bolena di
Alessandro Pepoli (Venezia 1788), Enrico VIII ossia Anna Bolena di Ippolito Pindemonte (Torino 1816),
che a sua volta costituisce poco più che una traduzione dell'Henri VIII di Marie-Joseph Chénier (Parigi 1791).

L'opera debuttò quindi al Carcano il 26 dicembre 1830, con uno straordinario successo,
dovuto al cast eccezionale e all'affascinante drammaturgia di Romani.


Anna Bolena Beverly Sills soprano
Giovanna Shirley Verret mezzo soprano
Lord Richard Percy Stuart Burrows tenore
Enrico VIII Paul Plishka basso
Smeton Patricia Kern mezzo soprano
Lord Rochefort Robert Lloyd basso
Sir Hervey Robert Tear tenore


London Symphony Orchestra
Dirige Julius Rudel

domenica 27 maggio 2018

Bach: Il clavicembalo ben temperato

  Il clavicembalo ben temperato (titolo originale in tedesco: Das wohltemperierte Clavier, oder Praeludia, und Fugen durch alle Tone und Semitonia…), è una raccolta, divisa in due libri, di preludi e fughe per strumento a tastiera (senza distinzione tra clavicembalo, clavicordo e organo da camera), in tutte le 12 tonalità, nei modi maggiore e minore, composta da Johann Sebastian Bach. Bach compose la raccolta “per utilità ed uso della gioventù musicale avida di apprendere, ed anche per passatempo di coloro, che in questo studio siano già provetti”.[1] Sebbene esistano molti altri strumenti dotati di tastiera, Il clavicembalo ben temperato viene eseguito di norma al clavicembalo o al pianoforte.



Bach: Clavicembalo ben temperato
Clavicembalista Wanda Lanowska

Libro I
Disco 1 lato A:
1 Preludio e fuga n.1 in do maggiore
2 Preludio e fuga n.2 i do minore
3 Preludio e fuga n.3 in do diesis maggiore
4 Preludio e fuga n.4 in do diesis minore
5 Preludio e fuga n.5 in re maggiore
Disco 1 lato B:
1 Preludio e fuga n.6 in re minore
2 Preludio e fuga n.7 in mi bemolle maggiore
3 Preludio e fuga n.8 in mi bemolle minore

Disco 2 lato A:
1 Preludio e fuga n.9 in mi maggiore
2 Preludio e fuga n.10 in mi minore
3 Preludio e fuga n.11 in fa maggiore
4 Preludio e fuga n.12 in fa minore
Disco 2 lato B:
1 Preludio e fuga n.13 in fa diesis maggiore
2 Preludio e fuga n.14 in fa diesis minore
3 Preludio e fuga n.15 in sol maggiore
4 Preludio e fuga n.16 in sol minore

Disco 3 lato A:
1 Preludio e fuga n.17 in la bemolle maggiore
2 Preludio e fuga n.18 in sol diesis minore
3 Preludio e fuga n.19 in la maggiore
4 Preludio e fuga n.20 in la minore
5 Preludio e fuga n 21 in si bemolle maggiore
Disco 3 lato B:
1 Preludio e fuga n.22 in si bemolle minore
2 Preludio e fuga n.23 in si maggiore
3 Preludio e fuga n.24 in si minore

Libro II
Disco 4 lato A:
1 Preludio e fuga n.1 in do maggiore
2 Preludio e fuga n.2 in do minore
3 Preludio e fuga n.3 in do diesis maggiore
4 Preludio e fuga n.4 in do diesis minore
Disco 4 lato B:
1 Preludio e fuga n.5 in re maggiore
2 Preludio e fuga n.6 in re minore
3 Preludio e fuga n.7 in mi bemolle maggiore
4 Preludio e fuga n.8 in re diesis minore

Disco 5 lato A:
1 Preludio e fuga n.9 in mi maggiore
2 Preludio e fuga n.10 in mi minore
3 Preludio e fuga n.11 in fa maggiore
4 Preludio e fuga n.12 in fa minore
Disco 5 lato B:
1 Preludio e fuga n.13 in fa diesis maggiore
2 Preludio e fuga n.14 in fa diesis minore
3 Preludio e fuga n.15 in sol maggiore
4 Preludio e fuga n.16 in sol minore

Disco 6 lato A:
1 Preludio e fuga n.17 in la bemolle maggiore
2 Preludio e fuga n.18 in sol diesis minore
3 Preludio e fuga n.19 in la maggiore
4 Preludio e fuga n.20 in la minore

Disco 6 lato B:
1 Preludio e fuga n.21 in si bemolle maggiore
2 Preludio e fuga n.22 in si bemolle minore
3 Preludio e fuga n.23 in si maggiore
4 Preludio e fuga n.24 in si minore


sabato 19 maggio 2018

La bella musica italiana

Scarica qui la bella musica italiana

La bella musica italiana

Disco 1 lato 1 Melodie romantiche

1 Lolita

2 L’ultima canzone

3 Se…

4 Vieni sul mar

5 Serenata

6 Occhi di fata


Disco 1 lato 2 Melodie romantiche

1 Santa Lucia

2 Occhi turchini

3 Ideale

4 Serenata

5 Musica proibita

6 Vaghissima sembianza


Disco 2 lato 1 Musiche del nostro cinema

1 Per un pugno di dollari (dal film omonimo)

2 La nobile arte (Dal film I mostri)

3 More (Dal film Mondo cane)

4 La dolce vita (Dal film omonimo)

5 La strada (Dal film omonimo)

6 El negro Zumbon (Dal film Anna)

Disco 2 lato 2 Canzoni del nostro cinema

1 Una romantica avventura (Dal film omonimo)

2 Voglio vivere così (Dal film omonimo)

3 Ma l’amore no (dal film Stasera niente di nuovo)

4 Sinno’ me moro (Dal film Un maledetto imbtroglio)

5 What a sky (Dal fiml I delfini)

6 Soldi soldi soldi (Dal film Boccaccio 70)

Disco 3 lato 1 Canzoni napoletane

1 ‘O sole mio

2 I’ te vurria vasà

3 Comme facette mammeta

4 ‘A vucchella

5 Torna a Surriento

6 Fenesta che lucive

Disco 3 lato 2 Canzoni napoletane

1 Core ‘ngrato

2 ‘O surdato ‘namurato

3 Dicitencello vuje

4 Marechiare

5 Mamma mia che vo’ sapè

6 Funiculì Funiculà

Disco 4 lato 1 Sinfonie e intermezzi da opere italiane

1 Verdi: I vespri siciliani. Sinfonia

2 Mascagni: L’amico Fritz: Intermezzo

3 Leoncavallo: Pagliacci:Intermezzo

4 Donizetti: Don Pasdquale: Sinfonia

Disco 4 lato 2 Sinfonie e intermezzi da opere italiane

1 Bellini: Norma: Sinfonia

2 Verdi: Aida: Balletti

3 Rossini: La gazza ladra: Sinfonia

Disco 5 lato 1 Le grandi voci italiane

1 Addio a Napoli (Enrico Caruso)

2 Il Bacio (Lucrezia Bori)

3 Mattinata (Giovanni Martinelli)

4 Carnevale di Venezia (Toti dal Monte)

5 Passione (Tito Schipa)

6 Abballati (Giuseppe diStefano)

Disco 5 lato 2 Le grandi voci italiane

1 Come un bel dì di maggio (Beniamino Gigli)

2 Quel guardo il cavalier (Amelita Galli Curci)

3 Cortigiani vil razza dannata (Giuseppe de Luca)

4 Sì mi chiamano Mimì (Licia Albanese)

5 Che mao vegg’io (Ezio Pinza)

6 E’ la solita storia (Ferruccio Tagliavini)

Disco 6 lato 1 I cantautori

1 Vecchio Frack (Domenico Modugno)

2 Legata a un granello di sabbia (Nico Fidenco)

3 Il pullover (Gianni Meccia)

4 Guarda come dondolo (Edoardo Vianello)

5 Io che amo solo te (Sergio Endrigo)

6 Sapore di sale (Gino POaoli)

Disco 6 lato 2 Successi dei nostri giorni

1 Il nostro concerto (Jimmy Fontana

2 Quando quando quando (Pierfilippi)

3 Come te non c’è nessuno (Rita Pavone)

4 Se mi vuoi lasciare (Michele)

5 Eravamo amici (Dino)

6 In ginocchio da te (Gianni Morandi)

Disco 7 lato 1 I canti della patria

1 Inno di mameli

2 Flick-Flock (marci dei bersaglieri)

3 Marcia della marina militare

4 Inno di garibaldi

5 La leggenda del Piave

6 Addio mia bella addio

7 La campana di san Giusto

Disco 7 lato 2 Cori Verdiani

1 Nabucco: Va pensiero sull’ali dorate

2 Aida: Gloria all’Egitto

3 I lombardi alla prima crociata: O Signore dal tetto natio

4 Ernani: Si ridesti il leon di Castiglia

5 Il Trovatote: Vedi le fosche notturne spoglie

Disco 8 lato 1 Canzoni di ieri

1 Parlami d’amore Mariu’

2 Tornerai

3 Non ti scordar di me

4 Amor di pastorello

5 Cara piccina

6 Signorinella

Disco 8 lato 2 Canzoni di ieri

1 Violino Tzigano

2 Tu non mi lascerai

3 Il pinguino innamorato

4 Bocca nel buio

5 Come le rose

6 Pippo non lo sa

Disco 9 lato 1 Canzoni regionali e folkloristiche

1 Vitti ‘na crozza

2 Vola vola vola

3 Casetta de Trastevere

4 Firenze

5 Madunina

6 La biondina in gondoleta

Disco 9 lato 2 I canti della montagna

1 La montanara

2 Valsugana

3 Il testamento del capitano

4 Quel mazzolin di fiori

5 La bergera6 O ce biel cjs’cjel a Udin


Disco 10 lato 1 Celebri romanze operistiche

1 Puccini: madama Butterfly: Un bel di vedremo

2 Ponchielli: La Gioconda: Cielo e mar

3 Verdi: Otello: Credo

4 Mascagni: Cavalleria Rusticana: Voi lo sapete o mamma

5 Giordano: Fedora: Amor ti Vieta

6 Puccini: Tosca: Vissi d’arte

Disco 10 lato 2 Celebri romanze operistiche

1 Verdi: Aida: Celeste Aida

2 Bellini: Norma: Casta Diva

3 Rossini: Il barbiere di Siviglia: Largo al factotum

4 Verdi: La forza del destino: LE minacce i fieri accenti

5 Verdi: Il trovatore: Di quella pira

lunedì 7 maggio 2018

Donizetii: Roberto Devereux


The Ambrosian Opera Chorus & Royal Philarmonic Orchestra
Conducted by Charles Mackerras

Beverly Sills
Kenneth Macdonald
Gwynne Howell
Don Garrard
Robert Ilosfalvy
Richard Van Allan

Roberto Devereux è un'opera in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvadore Cammarano, 
tratto dalla tragedia di Jacques-François Ancelot Elisabeth d'Angleterre.
Con Anna Bolena e Maria Stuarda, fa parte del cosiddetto "Ciclo delle regine Tudor" di Donizetti.
Nel ruolo di Elisabetta si cimentarono cantanti come Montserrat Caballé, Leyla Gencer, Beverly Sillse Edita Gruberova




Scarica qui Roberto Devereux

domenica 29 aprile 2018

Die schone Mullerin, Winterreise, Schwanengesang



scarica qui lp di schubert

sabato 21 aprile 2018

La magia del pianoforte









Scarica qui la magia del pianoforte

domenica 1 aprile 2018

Cimarosa: Il matrimonio segreto






Scarica qui Il matrimonio segreto di Cimarosa

 

l matrimonio segreto è un dramma giocoso di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati, il quale a sua volta si basa sulla commedia The clandestine marriage di George Colman il Vecchio e David Garrick del 1766, messa in scena al Drury Lane di Londra.

Fu messo in scena per la prima volta il 7 febbraio 1792 al Burgtheater di Vienna con Dorothea Sardi-Bussani come Fidalma e Francesco Benucci come Graf Robinson. Il successo sul pubblico viennese fu subito strepitoso (il pubblico diede dei lunghissimi applausi e chiese numerosi bis), tant'è che avvenne un fatto mai accaduto nella storia della musica sino a questo momento (e che tra l'altro non si ripeterà neanche in futuro): il bis dell'opera intera. Infatti all'imperatore Leopoldo II (sovrano che amava la musica e che aveva chiesto a Cimarosa di scrivere il dramma giocoso per la corte imperiale) il lavoro piacque così tanto che decise di farlo ricominciar da capo subito dopo una cena alla quale invitò l'intero cast.
Questo non fu solo un trionfo momentaneo e locale: l'opera suscitò infatti grandissimi applausi ovunque e in ogni periodo, rimanendo fino ai giorni nostri nei palinsesti dei maggiori teatri lirici di tutto il mondo e tuttora viene considerata un'opera viva, carica di freschezza e una delle opere buffe per eccellenza.
L'opera fino al 1800, ebbe 70 repliche viennesi e fino al 1794 fu rappresentata a Lipsia, Dresda (3 novembre 1792 nella seconda versione), Berlino, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Madrid e Lisbona (6 agosto 1794 nel Teatro Nacional de São Carlos). Nel corso dell'Ottocento è stata rappresentata in tutta Europa, anche con il testo in tedesco, francese, spagnolo, danese, svedese, polacco, olandese, russo, inglese e ceco.