sabato 6 novembre 2010

Wilhelm Furtwangler in memoriam







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Figlio dell'archeologo Adolf Furtwängler e di una pittrice, studiò musica fin da piccolo e visse l'infanzia a Monaco di Baviera, dove il padre insegnava all'università. Ricevette un'educazione musicale fin dalla più tenera età e sviluppò un amore per Beethoven che gli rimase poi per tutta la vita. Sebbene la sua fama postuma lo riconosce come direttore d'orchestra, Furtwängler fu anche compositore, ed egli si considerava in primo luogo tale, avendo iniziato la carriera da direttore solo per dirigere le proprie composizioni.


Studiò pianoforte e composizione con Joseph Gabriel Rheinberger e con Max von Schillings. Debuttò a vent'anni nella direzione d'orchestra dirigendo alcuni suoi brani, che, tuttavia, non furono bene accolti. Questo fatto lo portò ad abbandonare la composizione per concentrarsi sulla direzione. Al suo primo concerto diresse la Kaim Orchestra (ora Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera). Successivamente ricoprì incarichi a Monaco di Baviera, Lubecca, Mannheim, Francoforte e Vienna. Divenne anche direttore del Festival di Salisburgo e del Festival di Bayreuth. La sua carriera ebbe un balzo importante quando, nel 1922, fu nominato direttore stabile dell'orchestra della Gewandhaus di Lipsia, succedendo ad Arthur Nikisch e rimanendo in carica fino al 1928, e direttore dei Berliner Philharmoniker, che diresse fino al 1945.

Furtwängler fece anche un certo numero di apparizioni all'estero: debuttò a Londra nel 1924 e vi continuò a dirigere fino al 1938. Nel 1925 presenziò come ospite della New York Philharmonic Orchestra. Verso la fine della seconda guerra mondiale Furtwängler si trasferì in Svizzera. Fu durante questo periodo che compose gran parte di quella che è considerata la sua opera più significativa, la sinfonia n.2 in mi minore. I lavori della sinfonia iniziarono nel 1944. Venne eseguita per la sua prima nel 1948 dalla Filarmonica di Berlino sotto la direzione di Furtwängler stesso. Furtwängler fece registrare l'esecuzione dalla Deutsche Grammophon; la musica era nella tradizione di Anton Bruckner e Gustav Mahler, composta per una grande orchestra romantica. Un altro importante lavoro è il Sinfonie-Konzert (concerto sinfonico per pianoforte ed orchestra), completato nel 1937. Molti temi di questo lavoro sono stati inseriti da Furtwängler anche nell'incompiuta sinfonia n.3 in do diesis minore.

Dopo il conflitto mondiale Furtwängler riprese a dirigere e a registrare, divenendo molto popolare in Europa. Morì nel 1954 ad Ebersteinburg, vicino a Baden-Baden, e fu sepolto nel cimitero monumentale di Heidelberg. Nel decimo anniversario della sua morte venne tenuto un concerto alla Royal Albert Hall di Londra, condotto dal suo biografo Hans-Hubert Schönzeler. Furtwängler fu famoso per le sue direzioni di Beethoven, Brahms, Bruckner e Wagner. Tuttavia diresse anche musica moderna, come Arnold Schoenberg, e diresse la prima mondiale del quinto concerto per pianoforte di Prokof'ev (con il compositore al pianoforte) il 31 ottobre 1932.

Significativo fu il rapporto con l'Italia, che gli permise di dirigere nuovamente in pubblico appena terminata la Seconda guerra mondiale: infatti il Teatro alla Scala mise in scena L'Anello del Nibelungo sotto la sua direzione. L'Anello fu ripreso nel 1953 alla RAI di Roma. Storiche alcune collaborazioni con le orchestre RAI della capitale e di Torino: il concerto per violino di Brahms con Gioconda De Vito, il quarto concerto per pianoforte di Beethoven con Pietro Scarpini, la terza, quinta e sesta sinfonia di Beethoven e perfino la quinta sinfonia di Čajkovskij con l'orchestra RAI. Un po' meno riuscita, invece, l'esecuzione dell'Otello di Giuseppe Verdi a Salisburgo, che rappresenta anche il suo unico approccio con il melodramma italiano, riletto in chiave troppo wagneriana.

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