libretto di Giambattista Lorenzi
Dramma giocoso in tre attisabato 31 dicembre 2011
Haydn: La fedelta' premiata
Kammerorchester Lausanne Dirigent: Antal Dorati
La Fedeltà premiata
di Joseph Haydn (1732-1809)
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Haydn
venerdì 23 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
domenica 11 dicembre 2011
venerdì 2 dicembre 2011
Mozart: concerti per piano e orchestra
Lato A:
Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in la maggiore K.488
1 allegro2 adagio
3 allegro assai
Lato B
Concerto per pianoforte e orchestra n.19 in fa maggiore K.459
(Dell’Incoronazione)
1 allegro2 allegretto
3 allegro assai
Maurizio Pollini, piano
Orchestra filarmonica di Vienna
Dirige: Karl Bohm
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Mozart
lunedì 28 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
mercoledì 9 novembre 2011
Donizetti: La Favorita
Donizetti:
La Favorita
Leonora de Guzman: Giulietta Simionato (Mezzo soprano)
Fernando: Gianni Poggi (Tenore)Alfonso XI: Ettore Bastianini (Baritono)
Baldassare: Jerome Hiones (Basso)
Don Gaspare Piero di palma (Tenore)
Ines Bice Magnani (Soprano)
Coro e orchestra del maggio Fiorentino italiano
Direttore: Alberto Erede
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Donizetti
venerdì 4 novembre 2011
Luigi Cherubini: una raccolta formata da tre lp eseguita da Melos Quartett Stuttgart
Luigi Cherubini:
Lato B: Streichquartett Nr.2 C-dur
Disco 2565 048
Lato A: Streichquartett Nr.3 D-moll
Lato B: Streichquartett Nr.4 E-dur
Disco 2565 049
Lato A: Streichquartett Nr.5 F-dur
Lato B: Streichquartett Nr.6 A-moll
Disco 2565 047
Lato A: Streichquartett Nr.1 Es-durLato B: Streichquartett Nr.2 C-dur
Lato A: Streichquartett Nr.3 D-moll
Lato B: Streichquartett Nr.4 E-dur
Lato A: Streichquartett Nr.5 F-dur
Lato B: Streichquartett Nr.6 A-moll
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sabato 29 ottobre 2011
martedì 25 ottobre 2011
sabato 22 ottobre 2011
venerdì 21 ottobre 2011
Monteverdi: Selva Morale e Spirituale
Scarica qui Selva morale e spirituale di Monteverdi
La Selva morale e spirituale (SV 252-288) è una collezione di musica sacra di Claudio Monteverdi. Pubblicata a Venezia nel 1640, contiene composizioni come Beatus Vir, Laudate pueri Dominum, Missa in illo tempore, Ut queant laxis, Gloria a 7, Salve Regina, Confitebor alla francese e altre.
La Selva Morale e Spirituale
è in pratica un grande catalogo di opere varie e tra loro diverse che
Monteverdi raccolse alla fine della sua vita, senza un particolare filo
conduttore e senza una precisa destinazione celebrativa. Vi sono
raccolti infatti lavori sia sacri che profani, composti nel corso dei
trent’anni trascorsi a Venezia come Maestro di Cappella in San Marco: di
conseguenza questa antologia contempla anche tutti i diversi stili
sperimentati da Monteverdi in questo lungo periodo. Vi si trovano, ad
esempio, sia brani a cappella in stile antico (Messa a 4 da cappella, Magnificat Secondo), sia composizioni per le solennità liturgiche scritte in stile concertante (Dixit Dominus Primo, Magnificat Primo).
Le opere profane sono invece rappresentate da una serie di madrigali e
canzonette morali che aprono il secondo CD, cui si aggiunge un Pianto della Madonna a voce sola sopra al Lamento d’Arianna, parodia del celebre Lamento d’Arianna.
Si tratta dunque tutt’altro che di un’opera unitaria, ma di un ampio
campionario di generi e di stili che si sviluppa per più di quattro ore
di musica.
È
facile immaginare le difficoltà che un interprete deve affrontare nel
momento in cui si accinge ad eseguire una raccolta di questo genere
caratterizzata da continui cambiamenti di stile e di genere nonché da un
lungo sviluppo in termini temporali che spiazza le consuete linee di
riferimento cronologico, poiché è necessario mantenere una coerenza
stilistica quanto mai definita, trattandosi di un autore come
Monteverdi. Konrad Junghänel, direttore del Cantus Cölln, ha
pensato di organizzare il primo ed il terzo CD come se si trattasse di
offici di Vespro, seguendo invece per il secondo il "principio storico
della varietà e del contrasto". In questo senso si può giustificare la
scelta della parodia del Lamento d’Arianna come anello di
congiunzione tra la sezione profana e quella sacra. Una scelta
intelligente che aiuta l’ascoltatore a trovare un percorso che rende più
fruibile un’opera altrimenti frammentaria e disarticolata ancorché
ricca di pagine musicalmente straordinarie.
Il Cantus Cölln rivela immediatamente quella che è la sua caratteristica più rimarchevole e che ne fa oggi uno dei massimi ensemble
che esplorano il repertorio rinascimentale e barocco: rispettare con
severità e pertinenza filologica la cifra stilistica di ogni autore che
affrontano e, nello stesso tempo, renderla attuale e fruibile al
pubblico moderno. È come se conoscessero il segreto delle intenzioni di
ogni compositore, sia esso Monteverdi, o Heinrich Schütz, o Johann
Sebastian Bach, qualunque autore affrontino non corrono mai il rischio
di assimilare l’uno all’altro, imponendo un suono o uno stile adatto per
tutte le occasioni. Qui stanno, a nostro parere, il loro rigore e la
loro modernità: mettere al servizio del testo musicale una tecnica
eccezionale ed una sensibilità interpretativa che non prevarica mai le
ragioni dell’opera ed il carattere musicale del compositore. Il loro
stile asciutto, privo di compiacimento e ricco di comunicativa, entra
nel cuore della parola e della scrittura musicale, che viene restituita
con chiarezza esemplare. Padroni del fraseggio come pochi altri,
riescono a puntualizzare cromatismi e contrasti senza mai perdere la
fluidità e il senso profondo del discorso musicale. Esemplari nel canto a
cappella, trovano anche meravigliosi equilibri tra i suoni nelle parti
concertanti, serviti in questo caso, in modo eccellente, anche dal Concerto Palatino,
responsabile della sezione dei fiati. La loro tenuta ritmica è
stringente, non cede mai a cadute di tensione, così come è impossibile
trovare momenti confusi o trascurati poiché uniscono alla perfezione
esecutiva la naturalezza e la chiarezza dell’esposizione.
A tutte queste doti ricorre il Cantus Cölln nell’esecuzione della Selva morale e Spirituale
di Monteverdi, e non potrebbe essere altrimenti considerata la varietà
stilistica sopra descritta e soprattutto la difficoltà di cogliere il
delicatissimo equilibrio monteverdiano tra musica e parola che in alcuni
brani di questa raccolta tocca momenti davvero superbi come il Gloria a 7 voci che apre il terzo CD, in cui l’accentuazione delle note gravi sull’"Et in terra pax"
crea un contrasto spettacolare tra l’idea di pace, associata in genere a
suoni leggeri e argentini, e qui invece resa dalla solennità e dalla
gravità di note profonde. Questo era il genio di Monteverdi, ma bisogna
anche essere in grado di evidenziarlo, di farcelo ascoltare, conoscere
ed apprezzare. Da manuale è anche l’interpretazione della Messa a 4 da cappella
dove i rapporti tra le diverse voci risultano perfetti nel ristabilire
quell’equilibrio che richiede un simile tributo allo stile polifonico
cinquecentesco.
Sarebbe
inutile evidenziare il grande lavoro e la caratura individuale dei
solisti e delle varie sezioni poiché fortunatamente qui non ci sono né
divi né primedonne, ma un gruppo di musicisti non autorefenziali ma
intelligenti e semplici, così come ci appaiono nella bella foto,
allegata al cofanetto, che li ritrae tutti insieme, in blue jeans e giacchette nere, molto informali, molto naturali, e molto "del nostro tempo".
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Monteverdi
sabato 15 ottobre 2011
lunedì 10 ottobre 2011
sabato 8 ottobre 2011
Concerto anno nuovo
New year's day concert in Vienna
Vienna Philharmonic
Willy Boskovsky
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Compositori vari
venerdì 30 settembre 2011
venerdì 23 settembre 2011
giovedì 22 settembre 2011
domenica 18 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
domenica 11 settembre 2011
Arturo Benedetti Michelangeli: Rachmaninof, Ravel
Arturo Benedetti Michelangeli interpreta
Rachmaninof: Concerto per pianoforte n.4 in sol minore
Ravel: Concerto per pianoforte il sol maggiore
Scarica qui lp di Arturo Benedetti Michelangeli
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Rachmaninof,
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sabato 6 agosto 2011
Bach: Concerti
6599610 Lato A:
Concerto brandeburghese Nr.1 F dur BWV 1046
Lato B:
Concerto brandeburghese Nr.2 F dur BWV 1047
Concerto brandeburghese Nr.3 G dur BWV 1048
6599611 Lato A:
Concerto brandeburghese Nr.4 G dur BWV 1049
Concerto brandeburghese Nr.5 D dur BWV 1050
Lato B:
Concerto brandeburghese Nr.5 D dur BWV 1050
Concerto brandeburghese Nr.6 b dur BWV 1051
6599612 Lato A:
Suite Nr.1 C dur BWV 1066 English Chamber Orchestra
Lato B:
Suite Nr.4 in D dur BWV 1069 English Chamber Orchestra
6599613 Lato A:
Suite Nr.2 H moll BWV 1067 English Cahmber Orchestra
Lato B:
Suite Nr.3. D dur BWV 1068 English Cahmber Orchestra
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Bach
domenica 31 luglio 2011
Johannes Brahms: Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in si bemolle maggiore op.83
Alexis Weissenberg pianoforte
Orchestra sinfonica di Torino della radiotelevisione italianaDirettore Peter Maag
2 allegro appassionato
4 allegretto grazioso
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brahms
sabato 23 luglio 2011
sabato 16 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
Carl Maria Von Weber
Un lp di Carl Maria von Weber,
Lato a :Quintet avec Clarinette en si beml majeur op.34
Allegro
Fantasia (adagio)
Menuetto capriccioso (presto)
Rondò (allegro giocoso)
Guy Dangain clarinette
Trio a cordes de Paris, serge Hurel 2° violon
Adagio
Allegretto
6 variations
Allegro assai
Grand duo concertant pour clarinette et paino en si beml majeur op.48
Allegro con fuoco
Andante con moto
Rondò allegro
Guy Dangain clarinette
Trio a cordes de Paris, serge Hurel 2° violon
Scarica qui Von Weber
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Von Weber
venerdì 1 luglio 2011
Richard Strauss: Il cavaliere della rosa
Scarica qui Il cavaliere della rosa di R.Strauss
Il cavaliere della rosa (Der Rosenkavalier), commedia per musica in tre atti, è un'opera lirica in lingua tedesca che venne eseguita la prima volta il 26 gennaio 1911 alla Semperoper di Dresda (allora chiamata Königliches Opernhaus). La musica è del compositore tedesco Richard Strauss (op.58), il libretto dello scrittore austriaco Hugo von Hofmannsthal.
L'opera ottenne subito un successo clamoroso, e dopo la prima viennese di poco successiva, Strauss venne dichiarato "cittadino onorario" di Vienna. Fra i motivi più famosi dell'opera ci sono i valzer. Da un punto di vista rigorosamente logico si tratta di una forzatura, nel Settecento il valzer non era ancora di moda; ma dal punto di vista musicale fu una trovata geniale, cui è dovuta in gran parte il fascino dell'opera. La prima esecuzione in Italia avvenne il 1o marzo 1911 al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Tullio Serafin. Si ebbero fischi e contestazioni, perché una parte del pubblico ritenne la parte dei due intriganti Valzacchi e Annina (nomi italiani) offensiva. Perciò Strauss li modificò in Rys-Galla e Zephyra, nomi levantini. Può perciò ancora oggi capitare di trovare nei libretti questi due nomi
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sabato 25 giugno 2011
Gieseking interpreta Schumann
Lato A:
Concerto in la minore op.54 per pianoforte e orchestra
1 mov Allegro affettuoso – andante espressivo
Tempo I – Cadenza - Allegro molto
2 mov Intermezzo (Andantino grazioso)
3 mov Allegro vivace
Scene infantili. Op.15 (Kinderscenen)
Da paese e uomini stranieri – Storia curiosa – A rincorrersi – Fanciullo che supplica – Quasi felice – Avvenimento importante – Visione – Al camino – Sul cavallo di legno – Quasi troppo serie – Il fanciullo ha paura – Bimbo che s’addormenta – Il poeta parla
Pianista Walter Gieseking
Orchestra Philarmonia di Londra diretta da Herbert Von Karajan
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sabato 18 giugno 2011
Franz Liszt Rapsodie Ungheresi
Disco 1
Lato 1
N 1 in do diesis minore
N 2 in do diesis minore
Lato 2
N 3 in si bemolle maggiore
N 4 in mi bemolle maggiore
N 5 in mi minore
N 6 in re bemolle maggiore
Disco 2
Lato 3
N 7 in re minore
N 8 in fa diesis minore “Capriccio”
N 9 in mi bemolle maggiore “Carnevale di Pest”
Lato 4
N 10 in mi maggiore “Preludio”
N 11 in la minore
N 12 in do diesis minore
Ervin Laszlo pianista
Scarica qui le rapsodie ungheresi di Liszt
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Liszt