domenica 27 marzo 2011

Smetana, Dvorak














Amadeus Quartet;

Lato A:

Bedrich Smetana
String quartet N.1 in e minor
“From my life”

Lato B:
Antonin Dvorak
String quartet N.12 in F major Op.96
”The American”




Scarica qui l'lp di Smetana, Dvorak



Bedřich Smetana


(Litomyšl, 2 marzo 1824 – Praga, 12 maggio 1884) è stato un compositore boemo.

È conosciuto in particolare per il suo poema sinfonico Vltava (La Moldava in italiano), il secondo in un ciclo di sei che egli intitolò Má vlast ("La mia patria") (1874-1879), e per la sua opera La sposa venduta (1866), particolarmente ricca di motivi cechi.

Studiò fin da piccolo pianoforte e violino con il padre (la famiglia costituiva un quartetto d'archi dilettante) e con vari maestri a Plzeň, e poi al Conservatorio di Praga con Proksch, il quale riuscì a procurargli alcuni lavori (in genere di carattere didattico) a corte. Nel 1848 fondò una scuola di musica sovvenzionata anche da Liszt e, suddito dell'Impero austriaco, partecipò alla sfortunata Rivoluzione di Giugno.

Dopo vari lutti familiari, nel 1856 si trasferì a Göteborg, in Svezia, dove diresse la Società filarmonica e iniziò a dedicarsi alla composizione, ed effettuò tourneés in Europa riscuotendo notevole successo; all'inizio fu accompagnato dalla prima moglie, la pianista Kolár, poi dalla seconda, Ferdinandi, sposata dopo la morte di Katarina, nel 1859.

L'artista tornò nel suo paese natale, a Praga, nel 1861: la situazione sociale e politica si era, nel frattempo, notevolmente assestata, e aprì un nuovo istituto musicale, la società filarmonica Hlahol, dedita alla promozione della musica ceca. Smetana effettuò anche diverse attività di critico musicale e dal 1866 di direzione d'orchestra nel Teatro Nazionale, in cui furono rappresentate le sue opere teatrali.

L'insorgere di una sordità, che con il passare del tempo divenne sempre più grave, forzò le sue dimissioni e il trasloco nel villaggio di Jabkenice nel 1874-1875: nonostante i problemi di salute, Smetana continuò la sua attività di compositore fino a quando la morte sopravvenne, causata da una grave malattia mentale conseguente agli effetti neurologici progressivi degli acufeni di cui soffriva. È sepolto a Praga nel cimitero di Vyšehrad.

Smetana pose le basi di un linguaggio musicale di carattere nazionale che, nonostante i continui richiami a modelli stranieri - in particolare Hector Berlioz e Franz Liszt - valorizzò il patrimonio culturale etnico della Boemia (miti, danze, canzoni), assegnando alla sua nazione un ruolo di primo piano nella musica europea del secondo XIX secolo. Ebbe grande influenza su Antonín Dvořák, il quale pure usò temi cechi nelle sue opere, e su molti compositori posteriori cechi e non (come Arnold Schönberg).

La Primavera di Praga, festival di musica classica, si apre ogni anno il 12 maggio, data della sua morte, con un'esecuzione della Moldava.



Antonín Leopold Dvořák
(Nelahozeves, 8 settembre 1841 – Praga, 1º maggio 1904) è stato un compositore boemo.

Antonín Dvořák nacque nel 1841 a Nelahozeves vicino a Praga (allora nell'Impero Austriaco, ora Repubblica Ceca), la città dove trascorse la maggior parte della sua vita. È stato battezzato come cattolico nella chiesa di S. Andrea. Gli anni trascorsi a Nelahozeves alimentarono la sua fede cristiana e il suo amore per l'eredità boema, caratteristiche che hanno fortemente influenzato la sua musica.

Il padre gestiva una macelleria ed una locanda ed era anche un suonatore di zither, uno strumento a corda molto diffuso nelle regioni dell'impero d'Austria. Il padre desiderava che il giovane Antonín seguisse l'attività di famiglia, invece il precoce talento mostrato dal figlio al violino fece sì che questi seguisse prima un corso di studi formali nella piccola località Zlonice e poi - dal 1857 - altri studi di carattere prevalentemente musicale alla Scuola per Organo di Praga. Dopo essersi diplomato Dvořák cominciò a guadagnarsi da vivere lavorando come esecutore (al violino ed alla viola) ed impartendo lezioni di musica. Durante gli anni sessanta ricoprì il ruolo di viola principale nell'Orchestra del Teatro Provvisorio Boemo, che a partire dal 1866 fu spesso sotto la direzione del compositore ceco Bedřich Smetana. Dvořák compose in questo periodo (1865) due delle sue prime composizioni di rilievo, la Prima Sinfonia in Do minore B9 e Cipressi, un ciclo di canzoni per voce e pianoforte, probabilmente ispirato dall'angoscia per l'amore non corrisposto nei confronti di una giovane allieva, l'attrice Josefina Cermakova; tuttavia qualche anno più tardi (1873), il musicista sposò Anna Cermakova, sorella minore di Josefina.

Altre composizioni di questi anni sono il quartetto n. 4 in mi minore B19 (1869-70), l'opera Alfred (1870), la cantata Hymnus (1873) e la Terza Sinfonia in mi bemolle maggiore op.10 B34 (1873), opere ancora sotto l'influenza della musica di Richard Wagner. Grazie alla Terza Sinfonia, anche per l'interessamento di Johannes Brahms e del famoso critico musicale Eduard Hanslick, entrambi allora residenti a Vienna, Dvořák ottenne nel 1875 una borsa di studio statale. Lo stipendio annuale permise al musicista ceco di abbandonare i ranghi dell'orchestra e di avere più tempo da dedicare alla composizione.

Negli anni della maturità il linguaggio musicale di Dvořák inizia a risentire dell'influenza del Classicismo di Brahms - ritenuto all'epoca il campione dello schieramento "conservatore" contrapposto a Wagner il "progressista" - e ad assumere come segno distintivo la presenza di ritmi e melodie desunti dalla musica popolare ceca. Fra Brahms e Dvořák si stabilì un rapporto di stima reciproca ed amicizia ed il compositore tedesco segnalò la musica dell'amico all'editore musicale di Bonn Fritz Simrock, per il quale Dvořák compose la prima delle due serie di Danze Slave (1878), entrambe modellate sulle Danze Ungheresi di Brahms. In questo modo la musica di Dvořák cominciò a divenire popolare, circolando con maggiore facilità in Europa.

Nel 1884 Dvořák si recò per la prima volta in Inghilterra, dove diresse con grande successo il suo Stabat Mater op. 58, inoltre compose numerosi lavori per le società corali di Birmingham e Leeds, fra cui la cantata The Spectre's Bride (La Moglie dello Spettro) op. 69 B135 (1885), l'oratorio Santa Ludmilla op.71 (1886) ed il Requiem op. 89 (1891). Fra gli altri lavori destinati al pubblico britannico ci sono anche la Settima Sinfonia in Re minore Op. 70 B141 (1885) e l'Ottava Sinfonia in Sol maggiore op. 88 B163 (1888), commissionate dalla Royal Philharmonic Society.

Su invito di Jeannette Thurber, una ricca esponente dell'alta società, Dvořák si trasferì a New York, dove dal 1892 al 1895 assunse la direzione del Conservatorio Nazionale. La signora Thurber, che era stata fra i fondatori dell'istituto musicale, desiderava fortemente che il Conservatorio fosse diretto da una personalità di primo piano che fosse in grado di plasmare e dare impulso ad una scuola di composizione "nazionale", una scuola per una musica nuova ed autenticamente americana. Per accettare l'incarico Dvořák pose la condizione che gli studenti nativi americani e afro-americani, dotati di talento ma privi dei mezzi economici, sarebbero stati ammessi gratis alla scuola; questo fu un primo esempio di aiuto finanziario in base al bisogno, chiamato negli Stati Uniti "need-based financial aid".

Fu nel periodo in cui ricoprì la carica di direttore del Conservatorio che Dvořák divenne amico di Harry Burleigh, che successivamente diventò un importante compositore afro-americano. Dvořák insegnò a Burleigh composizione, e, in cambio, Burleigh trascorse ore a cantare tradizionali spiritual americani per Dvořák. Burleigh continuò a creare messe in scena di questi spiritual che reggono bene il confronto con composizioni classiche europee.

Durante l'inverno e la primavera del 1893, mentre era a New York, Dvořák scrisse la sua opera più celebre, la Sinfonia n. 9 detta Dal nuovo mondo. A seguito di un invito della sua famiglia, trascorse l'estate del 1893 nella comunità di lingua ceca a Spillville, Iowa. Lì compose due delle opere da camera più famose, il quartetto per archi in fa maggiore op. 96 (detto Americano) ed il quintetto d'archi in mi bemolle maggiore op. 97.

Negli Stati Uniti assistette anche all'esecuzione di un concerto per violoncello del compositore Victor Herbert. Dvořák fu così entusiasmato dalle possibilità che la combinazione di violoncello e orchestra offriva, da scrivere anch'egli un concerto per violoncello, il Concerto per violoncello in Si minore (1895). Da allora il concerto, considerato uno dei migliori del suo genere, è cresciuto in popolarità e oggi è frequentemente eseguito. Dvořák aveva lasciato incompiuta un'analoga composizione, il concerto per violoncello e orchestra in la maggiore (1865), che fu completata ed orchestrata dal compositore tedesco Günter Raphael tra il 1925 ed il 1929 e da Jarmil Burghauser nel 1952.

Dvořák aveva una personalità eclettica. Oltre alla musica, c'erano due particolari passioni nella sua vita: le locomotive, e l'allevamento di piccioni.

Tornò, infine, a Praga dove fu direttore del Conservatorio dal 1901 fino all'anno della sua morte, il 1904. Alla fine della sua vita si ritrovò in serie difficoltà finanziarie: aveva venduto molte delle sua bellissime composizioni per così poco che, a stento, aveva qualcosa con cui vivere. È sepolto nel cimitero Vyšehrad a Praga.

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